E’ il numero di stimoli ambientali che mente conscia e subconscio, processano costantemente. Per quale ragione?

Nel 2005 l’ormai famoso biologo americano Bruce Lipton pubblicò il libro “The Biology of Belief”, spiegando al mondo intero la relazione tra ambiente ed esiti di vita.
Grazie al suo lavoro sappiamo che l’ambiente, non la genetica, è la chiave della nostra sopravvivenza ed il fattore determinante per un buon esito di vita a livello psicologico, di benessere, ma non solo. L’ambiente è la causa di molti nostri mali e la soluzione ad essi. Ecco perché il nostro organismo impiega tante risorse nel captare e decodificare i segnali ambientali.
Scrive Lipton:

“I geni sono soltanto i programmi utili a costruire le cellule, i tessuti e gli organi. E’ l’ambiente che decide di impiegare determinati programmi genetici, ed è il vero responsabile del carattere della vita cellulare”

L’essere umano è composto da circa 50 trilioni di cellule e ciascuna di esse è controllata dall’ambiente in cui nasce e si sviluppa. Così come uno stato riflette le qualità dei suoi cittadini, l’individuo umano, riflette la qualità ed il comportamento delle sue comunità cellulari, attuando programmi comportamentali ben calibrati che dipendono dagli stimoli ambientali che riceve dall’esterno.

Da qui la necessità di processare un numero di stimoli tanto grande: dobbiamo ricevere informazioni precise per esser certi di elaborare la risposta corretta, ne va della nostra vita!  La funzione di percepire l’ambiente e di coordinare il comportamento delle cellule e dell’intero sistema, è affidata al sistema nervoso che è in grado di decodificare – consciamente o inconsciamente – differenti classi di stimoli fisici ed energetici (calore, luce, campi elettromagnetici, etc..) da cui trarre le informazioni necessarie per un pronto adeguamento dell’intero sistema corpo – psiche.

Si tratta di un meccanismo stimolo-risposta paragonabile al famoso test dei riflessi che fa il vostro medico.

Ma cosa sono quei 20.000.040 stimoli ambientali? Di cosa si tratta?

Non possiamo elencarli tutti, ma è possibile raggrupparli in classi. Avremmo allora gli stimoli relativi all’ambiente sociale, collegati alle relazioni con gli altri, e gli stimoli relativi all’ambiente naturale o costruito, collegati alla relazione con il nostro ambiente di vita. Parlando di ambiente naturale o costruito gli stimoli maggiormente coinvolti nel determinare il nostro comportamento e quello delle nostre cellule, dipendono dalle caratteristiche fisiche ed energetiche delle nostre case e luoghi di lavoro.

Verificare la qualità delle informazioni che riceviamo dal nostro ambiente quotidiano e trasformare gli stimoli disfunzionali o nocivi, aprendosi ad una nuova consapevolezza dell’abitare può e dovrebbe, diventare la prassi costruttiva del futuro, per garantire così una vita lunga e felice delle nostre cellule e di tutti noi.

“Usate l’intelligenza delle cellule per spingere l’umanità sul prossimo gradino della scala evolutiva” Bruce H. Lipton, The Biology of Belief

Luna Rossi, 22 maggio 2023